Diggin’ in the Carts è una serie documentaria a episodi prodotta da Red Bull Music Academy. Il suo obiettivo è quello di esplorare la storia della musica dei videogame fino alle radici.
Partendo con l’assunto che nella vita di molti, in età di crescita essa sia stata la colonna sonora più frequente presente in casa, fondamentale quindi, i creatori si chiedono una cosa.
Com’è che a differenza dei grandi della musica considerata “degna di essere chiamata tale”, conosciamo tutto per filo e per segno, e gli autori di questi brani rimangono a noi ignoti?

È difficile dimenticare una buona colonna sonora per videogiochi. Essendo uno strumento che richiede al giocatore di passarci sopra molte ore, i videogames devono per forza di cosa includere musica che invogli ad essere ascoltata all’infinito.
Un’antologia di suoni
Prodotto e diretto da Nick Dwyer e Tu Neill per la Red Bull Music Academy, la serie esamina quindi l’evoluzione della musica dei videogiochi in Giappone, da Pac-Man a Street Fighter II e oltre.
Parla di compositori come Yoko Shimomura (Guile’s Theme) e Nubuo Uematsu (probabilmente il più famoso e amato compositore di videogiochi, Final Fantasy). Così come gli artisti e i DJ che sono stati fortemente influenzati da giochi come Flying Lotus, Ladyhawke e Just Blaze.

Il primo gioco ad avere una colonna sonora dedicata fu Pong della Atari, con i suoi botta e risposta quasi binari. Fu seguito da Space Invaders uno degli Arcade Games iconici per eccellenza.
I suoni di Space Invaders, che motli portano incastonati nel cervello, non costituivano però una vera e propria melodia e rimangono, per quanto indimenticabili, relegati a sound effects.

Diede il La Rally X, il primo gioco con melodia in sottofondo costante, per arrivare poi nello stesso anno, il fatidico 1980 a quella che è forse la più celebrata delle melodie: Pac Man.


Un pezzo talmente iconico da venir ripreso, stravolto, remixato e strapazzato ovunque e da chiunque: nell’Hip Hop così come nella Dubstep, nel Grime e nella Techno.
Quel che si dice un classico senza tempo.
